giovedì 15 ottobre 2009

Gioielli preziosi

Gioielli preziosi, Gioielli, Preziosi, CiondoliGioielli preziosi in tutti i sensi. Preziosi in quanto splendidi gioielli Swarosky. Preziosi in quanto utili, grazie al loro cuore tecnologico Philips.
E' la linea di ciondoli / penna USB Active Crystal Collection nata dall'unione di questi due grandi brand. Gioielli preziosi geniali che faranno la gioia di quanti amano lo chic e la tecnologia nello stesso tempo. Consigliati anche come originalissima idea regalo!

1 commento:

coordinatore ha detto...

LE TENDENZE DELLA GIOIELLERIA

ANNI CINQUANTA:
Dior impone il new look. La donna scopre il tailleur con reverse importanti. La gioielleria si adegua e scoppia la moda della spilla, con Cartier che propone la celeberrima Pantera che in breve diventa un must tra le signore dell’alta società. Ma sono anche gli anni dei bracciali, indossati dalle dive di Hollywood, specie quella in trasferta sul Tevere.

ANNI SESSANTA: anni di grande fervore creativo, l’oreficeria punta sui colori e sugli smalti a gran fuoco. Due temi essenziali: quello tradizionale, che vede la riscoperta dei gioielli di gusto rinascimentale. E quello di tendenza, dove dominano i bracciali a staffa di Gucci e di Hermes. Marilyn cantando ci ricorda che i diamanti sono i migliori amici delle donne, mentre Audrey Hepburn fa colazione davanti alle vetrine di Tiffany.

ANNI SETTANTA: è il momento delle avanguardie artistiche e i gioielli recitano la loro parte. Pop art e optical entrano di prepotenza in oreficeria e i “flowers” di Andy Wharol dettano legge tra le signore bene. Geometrie, accostamenti di colori, design finnico. Su tutti, le collane multistrend, fili e fili di perle o di altri material che ricordano molto la Callas nella Medea pasoliniana.

ANNI OTTANTA: anni di crisi, le quotazioni dell’oro si impennano, i gioielli si “restringono”. Gli anelli diventano “cerchietti”, gli orecchini “briciole”, si scopre la pietra “semipreziosa”. Ma nella seconda metà del decennio, torna il benessere. I gioielli riprendono dimensioni importanti, l’art decò impone il suo stile, scoppia la mania per i monili che ricordano l’arte etrusca e Bulgari sale al proscenio con le sue “Parentesi Graffe”.

ANNI NOVANTA: a caratterizzare il decennio, due mondi agli antipodi: quello neobarocco, figlio dell’edonismo reaganiano, fatto di sciarpe in tessuto d’oro, grosse pietre preziose e, in sintesi, una gioielleria dove l’apparire recita un ruolo fondamentale. E quello minimal, dove la filosofia è quella dello scarnificare, portare tutto all’essenziale, puntando sul design anche a dispetto del valore intrinseco dell’oggetto.

DUEMILA: alla crisi si risponde con la creatività. Le nuove tecnologie consentono di lavorare il gioiello, fino a renderlo “vissuto”. Le star del cinema e del rock impongono le mode, Madonna sfoggia bracciali “poveri” che diventano un must. Ma, soprattutto, il gioiello diventa parte del corpo di chi lo indossa: il piercing imperversa, l’orecchino-diamante parte dal lobo di David Beckham, il calciatore, e si trasferisce su quelli meno nobili dei maschi di cinque continenti.

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